Hai mai notato che spesso l’ansia agisce in primis sia sui tempi di addormentamento e la qualità del sonno che sulla digestione? Tanti modi di dire confermano questo legame tra stomaco e ansia. Quanti nodi allo stomaco ci hanno impedito di digerire bene? Per non parlare di quelle persone antipatiche che, non c’è nulla da fare, ci restano sullo stomaco e non se vanno né in su né in giù.

Non sarà un caso che la tradizione erboristica abbia individuato una specie officinale che coglie nel segno, anzi nel doppio segno, dello stress e dei disturbi digestivi: la dolce e profumata Melissa, Melissa officinalis. 

 

 

Questa pianticella è la cugina povera della ben più nota Menta. Infatti, appartiene alla stessa famiglia botanica, quella delle Labiate. È una pianta molto comune, si può trovare anche allo stato naturale nei nostri praticelli e si coltiva molto facilmente in vaso alle nostre latitudini. Viene usata in cucina, come tutte le specie odorose e aromatiche. Ma le sue foglioline profumate di limone nascondono un grande potere, quello di sedare gli stati ansiosi e tutti quei disturbi digestivi derivanti da tali stati. E lo fanno davvero bene!

Ormai, del resto, sappiamo che questa pianta possiede, all’interno delle sue foglie, un olio essenziale (che le dà il delizioso profumo e sapore agrumato) con interessanti proprietà che agiscono sulla nostra psiche e che, negli ultimi venti anni, sono state oggetto di numerosi (ma davvero numerosi) studi scientifici.

La Melissa è una pianta le cui doti terapeutiche erano ben note già nell’antica Grecia, dove veniva chiamata “balsamo del cuore” e la tradizione voleva che, presa ogni mattina, rinnovasse la giovinezza e rendesse più stabile la mente donando calma e forza.

Il famoso medico Avicenna, considerato il padre della medicina occidentale, scrisse anche lui che la Melissa avrebbe “la meravigliosa proprietà di rallegrare e confortare il cuore”, riuscendo a fotografare in una breve frase le grandi capacità di questa pianticella che sa donare calma e conforto, sia come ansiolitico ma forse anche perchè antispasmodica. Infatti, il potere spasmolitico, spesso sottovalutato, è un po’ un superpotere delle piante officinali: calmando gli spasmi della muscolatura liscia, per esempio dello stomaco o dell’utero, si calmano anche i dolori che ne derivano. E quando passa il dolore, è sempre un gran sollievo anche per il cuore. 

A parte gli antichi medici, oggigiorno sia ESCOP che la Commissione E del BfArM, due tra i più prestigiosi organi europei che verificano e comprovano le proprietà di farmaci ed erbe officinali, grazie a numerosi studi clinici che si possono facilmente reperire in rete, le attribuiscono la capacità di agire sugli stati di ansia accompagnati da irrequietezza e irritabilità, palpitazioni e disturbi dell’ambito digestivo, soprattutto quelli che hanno un’origine nervosa.

Oltre ad avere un effetto sulla digestione, facilitandola in quanto specie carminativa, coleretica ed aromatica, è dotata di proprietà toniche e stimolanti sullo stesso apparato e su tutto l’organismo. Studi effettuati sull’olio essenziale che caratterizza questa specie botanica ne hanno dimostrato il potere disinfettante e quindi, corroborato l’uso per via esterna come antinevralgico, che viene dalla tradizione.

Non ci dimentichiamo che ha anche proprietà diaforetiche, ovvero aiuta la sudorazione, per cui la tradizione la consiglia in caso di raffreddori o disturbi nei quali faccia bene una bella sudata.

Quindi come portare, in modo semplice e sicuro, la Melissa nelle nostre case?

Sicuramente con un bell’infuso realizzato con il dosaggio corretto, ovvero al 2%, riposo 15 minuti.

Ma anche realizzando l’Acqua di Melissa, un’antica ricetta dei Carmelitani, detta anche “Acqua antisterica”.

Un’ultima cosa, fondamentale da sapere in caso di utilizzo della Melissa: poiché il più importante principio attivo che la caratterizza è un olio essenziale, per sua stessa natura molto volatile come tutti gli oli essenziali, la droga di questa pianta, le foglie, non andrebbero conservate per più di sei mesi, invece che dei 12 canonici.

Stefania

Ricordiamo che questo blog nasce con l’intento di affrontare argomenti che riguardano l’erboristeria, la respirazione, l’alimentazione e gli altri esposti nella presentazione. Sottolineiamo quindi che le informazioni ivi contenute sono presentate solo a scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la auto-prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente, la visita specialistica e la consulenza di un esperto, dalle quali non si può mai prescindere.

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