Viviamo in un’epoca in cui siamo di continuo chiamati come testimoni e protagonisti di un processo sempre più frenetico, fatto di cambiamenti e trasformazioni al dir poco rivoluzionarie. Ci basti pensare che solo i nostri bisnonni mai avrebbero pensato che l’uomo potesse andare sulla luna o di poter comunicare con chiunque e ovunque od essere operati con laser o con la moderna chirurgia robotica oramai già diventata odierna, o di far crescere vegetali all’interno di stazioni spaziali e questo per fare solo alcuni esempi di come incalzano i cambiamenti epocali in questo momento della storia dell’uomo. Cambiamenti epocali avvenuti in tutti i tempi e luoghi in maniera sempre più incalzante, dove non sono mancati uomini di pensiero e di fede come profeti o scienziati che hanno avuto intuizioni per lo sviluppo ed il progresso dell’uomo stesso nel suo divenire.

Dal mallo della Noce si estrae un bellissimo nero, utilizzato nella pittura rinascimentale.

Alla base di ogni domanda o cambiamento in seno all’umanità c’è un pensiero scaturito da un’idea, un’intuizione dal quale nascono teorie e progetti. Queste intuizioni poi si tradurranno in un linguaggio, un modello o un simbolo per dare spiegazione e comprensione dell’idea stessa: il progetto, molto spesso un disegno.

Il disegno contribuisce nel segnare le tappe del progresso scientifico umano, sia in campo medico che architettonico, botanico, cartografico. Non c’è epoca e non c’è stato artista, scienziato o alchimista che non si sia servito del disegno e della geometria per analizzare e comprendere la natura circostante fuori e dentro sé stesso.

Molti personaggi di ogni epoca e luogo hanno apportato un’evoluzione all’umanità con i loro studi scientifici, grazie anche ai loro progetti e disegni di studio. In ambito botanico non sono mancati esempi storici di studiosi quali Aristotile, Teofrasto, Dioscoride o Plinio il Vecchio. Ci sono stati studiosi che sono riusciti a coniugare la scienza con l’arte, rappresentando attraverso il disegno piante di terre lontane o comuni per farle conoscere agli studiosi del loro tempo. Disegni che divennero delle vere e proprie opere d’arte. Plinio il Vecchio fu un naturalista romano del primo secolo d.C. che redisse una monumentale opera di ben 37 volumi intitolata Historia Naturalis, in cui vennero accuratamente descritte più di mille piante, anche se alla base non c’era alcuna indagine scientifica. Comunque, una simile opera non sarà uguagliata fino al rinascimento.

I meravigliosi disegni di Leonardo Da Vinci

Poi arriva, all’inizio del XVI sec., Leonardo da Vinci con il suo incredibile ingegno. Per primo coniuga arte e scienza, come se una non potesse fare a meno dell’altra. Leonardo intuisce che la scienza è troppo sterile senza il bello dell’arte e l’arte del bello non abbastanza bella senza lo studio e la scienza. Grazie ai suoi studi e disegni sulle piante ed erbe officinali, la botanica compie un ulteriore passo in avanti. I disegni di Leonardo non sono mai semplici analisi visive ma rappresentazioni accuratissime delle piante, con i quali l’autore cerca di comprendere e spiegare le forze ed i processi che animano ogni singola forma di vita. Studi, spesso basati su osservazioni e disegni incredibili per quel tempo.

Leonardo fu un pioniere del suo tempo in cui la botanica era ancora una scienza puramente descrittiva ed era considerata solamente accessoria alle arti mediche. Queste arti verranno da lì a poco studiate ed integrate dalle più grandi università del tempo, Pisa e Padova, grazie anche alla creazione di una struttura didattico-scientifica che andrà sotto il nome di “Orto botanico”.

Da qui in appariranno altri grandi personaggi storici come, ad esempio, il medico senese Pier Andrea Mattioli che porterà avanti questa Scienza accompagnata da disegni ad uso degli studiosi nel campo medico-erboristico. E’ merito sempre di Leonardo e alle sue osservazioni del portamento degli alberi che furono gettati i concetti base della dendrocronologia, ossia lo studio degli anelli di crescita degli alberi in relazione all’ambiente ed alla stagione vissuta dalla stessa pianta. Studi che permisero più avanti agli storici di comprendere particolarità e avvenimenti che marcarono la storia dell’umanità. Sempre Leonardo studiò la fillotassi, ovvero le varie modalità con cui le foglie possono distribuirsi sui rami in una forma elicoidale, al fine di trarre il massimo dalla luce solare, in forme geometriche e regole matematiche ben precise dettate dalla natura. Lo studio è stato ripreso dai moderni ingegneri per un nuovo concetto di abitabilità nelle strutture quali i grattacieli. Studi e osservazioni che Leonardo proseguirà in molti altri campi d’indagine quali ad esempio il volo degli uccelli o la stessa anatomia umana. Esempi di “Piante ad arte” non mancano di certo neppure nella copiosa arte italiana.

La Primavera del Botticelli e le numerose specie botaniche che il grande artista vi disegnò all’interno, con una tale precisione che queste risultano perfettamente riconoscibili

Giusto per fare un accenno, la Primavera del Botticelli è un meraviglioso catalogo botanico, popolata di parecchie centinaia di specie vegetali della flora Toscana ed accuratamente censite e pubblicate nel 1984, in occasione dell’ultimo restauro voluto da Umberto Baldini e grazie al contributo del botanico Guido Moggi, a lungo direttore dell’Orto Botanico di Firenze e del Museo Botanico dell’ateneo fiorentino. In quest’opera vediamo dipinti molti fiori presenti in Toscana e che vanno come ad indicare un periodo particolare dell’anno quale è la primavera, ma anche un periodo in cui Firenze viveva un momento particolare di rinnovamento, appunto una nuova primavera e che coincide con altrettanti avvenimenti quali il matrimonio tra Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici e Semiramide Appiani, sottolineato dalla presenza di Aranci quale allusione al simbolo mediceo e naturalmente al matrimonio. Certamente questa lettura simbolica si potrebbe spingere ulteriormente nell’analisi.

Le Piante non sono solo usate come simboli o forma di linguaggio in campo artistico oppure come oggetto di studi scientifici per scopi medicamentosi. Esse hanno fornito anche preziosi pigmenti per l’arte pittorica ed iconografica. Ne sono esempi la Curcuma Longa da cui si trae il giallo oro, l’Indigofera Tinctoria L. da cui si trae l’indaco, la Garanza Rubia Tinctorum da cui si ricava il rosso di garanza o il mallo della noce bruciato da cui si ottiene il nero.

Un disegno botanico del Tarassaco realizzato da Manuel Zolli

Non solo. Le piante ci hanno portato davvero lontano, addirittura ad un’indagine che si spinge sempre di più nella comprensione dell’uomo, fino ai confini dell’essenza stessa che compenetra l’universo. Questa ricerca ha spinto l’uomo fin dagli albori allo studio delle piante per nuove soluzioni in un intreccio che ancora oggi si ripropone nel suo continuo divenire, per cercare risposte a quesiti basilari per la vita dell’uomo su altri pianeti attraverso il supporto fondamentale delle piante in future missioni pioneristiche.

Le piante offriranno certamente nuove risposte a grandi quesiti, ma sarebbe davvero riduttivo fermarsi all’esteriorità.

Esse ci aiuteranno a rispondere a domande ben più profonde ed importanti: chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo? Quale posto ha l’uomo nell’universo che ci circonda e sul piano della creazione?

Sembra impossibile ma questa ricerca può passare anche attraverso le verdi pianticelle, che nascondono in se grandi misteri che la scienza non è ancora riuscita a risolvere. Quali? Per esempio, ancora non abbiamo capito granchè della fotosintesi. Ma di questo parleremo in un altro appuntamento. A presto!

MZ SF

Ricordiamo che questo blog nasce con l’intento di affrontare argomenti che riguardano l’erboristeria, la respirazione, l’alimentazione e gli altri esposti nella presentazione. Sottolineiamo quindi che le informazioni ivi contenute sono presentate solo a scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la auto-prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente, la visita specialistica e la consulenza di un esperto, dalle quali non si può mai prescindere.

La Curcuma Longa, dalla quale si estrae il color giallo oro

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