Esiste una pianta il cui fiore giallo, che poi diventa un bellissimo gioco per bambini, è estremamente comune e diffuso in tutto il mondo: il Tarassaco o Dente di Leone. Il nome botanico “Tarassaco”, attribuito a questa pianta alla fine del Medioevo, è di etimologia incerta e potrebbe derivare dalla parola greca taraxachè ossia “turbamento” e da akos ossia “rimedio” e quindi significare “rimedio contro i turbamenti”. Il nome “Dente di leone” invece pare sia da attribuire alla forma dentellata delle foglie che ricordano perciò i denti del leone.

È una pianta molto utilizzata dalla tradizione popolare che da sempre ha riconosciuto il tarassaco come pianta amica del fegato e della buona digestione, ma non solo.

La medicina moderna ne ha confermato le proprietà salutari a livello del fegato, mettendone in evidenza sia l’azione coleretica (l’aumento della secrezione della bile), sia l’azione colagoga (l’azione di far contrarre la vescichetta biliare favorendo il passaggio della bile nell’intestino).

La presenza, inoltre, di principi amari conferisce a questa pianta la proprietà di stimolare l’appetito e la secrezione gastrica, favorendo la digestione, eliminando l’affaticamento, esercitando un’azione stimolante e fortificante.

Il tarassaco è comunemente noto anche come “Soffione” e “Piscialletto”. Soffione perche’ il suo fiore si trasforma in una candida sfera ed era ed è uso comune, soprattutto dei bambini, soffiare su questo fiore disperdendone i semi, per cui si attribuisce al “Soffione” il significato di gioia e spensieratezza tipica dell’infanzia, ma anche prosperità e fortuna e nel passato si era soliti aggiungere come augurio, un Dente di Leone al bouquet delle Spose. “Piscialletto” è un termine contadino molto evocativo, che senza dubbio testimonia le sue proprietà diuretiche, già intuite empiricamente dalla tradizione popolare. È inoltre leggermente purgativo e abbassa il tasso di colesterolo.

Per tutte queste importanti proprietà il tarassaco è un ottimo depurativo primaverile e autunnale, considerato pertanto un rimedio eccezionale per aiutare l’organismo ad eliminare o drenare le tossine.

I fiori del Tarassaco si chiudono al tramonto ed all’approssimarsi del brutto tempo, come si vede nell’immagine.

I suoi bei fiori gialli si aprono con il levar del sole e si chiudono al tramonto, sono cioè “eliotropici” tanto da far meritare alla pianta anche il nome di “girasole dei prati”. Si possono ammirare durante il lungo tempo della fioritura da Marzo a Ottobre ai margini delle strade, nei terreni erbosi e fertili, nei campi incolti e coltivati. Si deve il bel colore giallo dei fiori alla presenza di sostanze coloranti o flavonoidi (che si ritrovano anche in tutta la pianta), che possiedono importanti proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie. In ambito fitoterapico si utilizzano soprattutto la radice e le foglie, mentre dai fiori si ricava un decotto concentrato per compresse esterne contro gli arrossamenti.

Le radici si possono raccogliere a fine primavera o, meglio ancora, in autunno perché, soprattutto in questo periodo, sono ricche di inulina, un importante probiotico che chimicamente è uno zucchero osmotico la cui proprietà è anche quella di  richiamare acqua nel lume intestinale. A ciò, in parte, si legano l’effetto diuretico e quello lassativo di questa benefica pianta.

La radice di tarassaco sostituisce la curcuma, ne è cioè un succedaneo, termine con il quale si indicano alcune piante europee che possono sostituire certe droghe ricavate da piante esotiche, un tempo non facili da reperire.

Le foglie, che si raccolgono in aprile- maggio, sono particolarmente ricche di Vitamina C e questo spiega l’uso di questa pianta nel passato contro lo scorbuto, malattia dovuta ad una carenza di vitamina C , nota anche come “malattia dei marinai” che, durante i lunghi viaggi per mare, non avevano l’opportunità di cibarsi né di frutta , né di verdure fresche.

Oltre ad essere la pianta della depurazione e amica del fegato, il tarassaco conosce da sempre anche un uso alimentare che andrebbe riscoperto. Le foglie si possono mangiare in insalata oppure cotte si utilizzano per la preparazione di minestre e frittate. Infine con i fiori si possono fare dei gustosi capperi ricchi di proprietà salutari.

Manuela

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Radici di Tarassaco pulite, private della buccia e pronte per l’essiccazione

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